RUNNING?
Si, certo. Ma senza dolore!
Con l’arrivo della bella stagione è facile che venga il desiderio di fare una bella corsetta: le giornate, oramai più calde e ricche di luce benefica, invogliano a prendersi cura del proprio corpo, soprattutto quando l’intento è quello di rimettersi in forma prima dell’arrivo dell’estate.
Ma, se abbiamo abbandonato l’attività fisica da parecchio tempo, è bene avere un occhio di riguardo per le nostre articolazioni, procedendo con un allenamento graduale per non incorrere in sindromi dolorose e/o infortuni che potrebbero ostacolare o interrompere i nostri più che buoni propositi.
Il primo passo è quello di munirsi di un buon paio di scarpe tecniche che possano accompagnarci durante l’attività, che non siano troppo leggere o troppo morbide. Se poi amiamo correre nei boschi o per sentieri sterrati potremmo scegliere delle scarpe da trail running, adatte ai terreni irregolari.
Questo aiuterà sicuramente anche coloro che si avvicinano al running per la prima volta.
Nel dedicarsi a questa attività sportiva, spesso si sottovalutano i benefici di sottoporsi ad una visita osteopatica preventiva, ignorando l’esistenza di possibili aree corporee soggette a squilibri che potrebbero essere risolti anche grazie ad un’attenta analisi della postura.
I disturbi più comuni tra i runners*
- fascite plantare
- periostite
- problemi della muscolatura peroneo-tibiale
- tendinite dell’Achilleo
- problematiche ai muscoli posteriori della coscia
- frattura da stress
- sindrome del piriforme
…molto diffusi sono quelli che interessano il ginocchio
- meniscopatia
- condropatia
- borsite rotulea
E in particolare:
- SINDROME DELLA BANDELLETTA ILEO TIBIALE, sindrome infiammatoria che interessa il ginocchio lateralmente
- GINOCCHIO DEL CORRIDORE, sindrome infiammatoria che interessa il ginocchio anteriormente, e che dipende dall’articolazione femoro-rotulea. Il dolore compare lentamente, tanto che per lungo tempo non pregiudica l’allenamento. Si fa sentire soprattutto in discesa e quando è terminata la corsa, al rientro a casa, quando l’articolazione si “raffredda”.
Se durante la corsa soffri di dolore al ginocchio puoi utilizzare qualcuno dei seguenti suggerimenti:
(E’ comunque sempre consigliabile consultare prima uno specialista)
- Prima di correre dedica anche del tempo ad esercizi di rinforzo muscolare (meglio se studiati con il tuo personal trainer).
- Sempre prima della corsa, almeno 15 minuti da dedicare ad una semplice pedalata su bike stazionaria (quella da palestra per intenderci). E’ importante dedicare un po’ di tempo per un veloce riscaldamento articolare. Se non è possibile: esercizi di stretching e attività flesso estensoria del ginocchio, meglio se in posizione seduta.
- Esercizi di core-stability per rafforzare la muscolatura del bacino per ottenere maggiore stabilità nella postura
- Alternare la corsa con altri allenamenti, per esempio nuoto, palestra e bicicletta. Migliorare la muscolatura nel suo insieme è importante anche per evitare infortuni.
- Preferire terreni pianeggianti ed evitare i percorsi in discesa.
A tutto ciò è importante associare un valido lavoro di terapia manuale, con tecniche particolari di massaggio e osteopatiche che possano ridurre le tensioni fasciali che si accumulano durante l’attività e aiutare anche la circolazione e il linfodrenaggio del tessuto.
Anche un trattamento ove si possano applicare tecniche combinate risulta essere spesso molto efficace.
Ad esempio: Tecnica ERGON® IASTM e Tecniche Osteopatiche
Cos’è la Tecnica Ergon IASTM?
La tecnica ERGON® IASTM consente al terapista certificato di:
- Valutare eventuali problematiche fasciali
- Trattare zone difficili da raggiungere per le dita umane
- Intervenire su tessuto rigido e cicatriziale (cicatrici guarite)
- Ripristinare il range di movimento delle articolazioni in un numero minimo di sedute di trattamento
- Trattare efficacemente problematiche quali: lesioni muscoloscheletriche/ tendiniti / lesioni da uso eccessivo, sovraccarico, sportive
- Stimolare i processi di guarigione e anabolici nei tessuti connettivi grazie all’attivazione dei fibroblasti
- Facilitare i cambiamenti di riflesso nei modelli di attivazione muscolare cronicamente scorretti
- Applicare tecniche di riequilibrio funzionale muscolo-scheletrico
- Applicare tecniche combinate (ad esempio: tecnicaERGON®IASTM e Tecniche Osteopatiche)
SHAPE \* MERGEFORMAT
* FONTE: sondaggio di runnersworld.com