Wow…mi fischiano le orecchie…
Chi ha provato questa sensazione sa bene di cosa stiamo parlando.
ACUFENE
Si tratta di un disturbo molto comune che determina la percezione di un rumore – fruscio, ronzio, fischio, rumore pulsante, …- continuo o intermittente, senza che vi sia un reale stimolo acustico a provocarlo.
Già nel 400 a.C. Ippocrate se ne occupò senza successo. Celso e Galeno, secoli dopo, tentarono con il medesimo risultato fallimentare di risolvere il loro disturbo. Sembra che anche Beethoven, alla fine della sua vita, mal sopportasse quel fastidioso ronzio. Tuttavia, malgrado i progressi e le numerose ricerche effettuate il problema degli acufeni non è stato ancora del tutto risolto.
Le origini dell’acufene possono essere determinate da svariati fattori.
Per questo il consiglio è di effettuare una visita dallo specialista (otorinolaringoiatra) che potrebbe suggerire un trattamento multidisciplinare e prevedere la presenza altre figure specialistiche, tra cui anche quella di un osteopata.
L’osteopata, nel caso in cui fosse indicato, potrà intervenire con le tecniche manuali più adatte per migliorare lo squilibrio dei distretti corporei interessati.
Qualora sia indicata, l’osteopatia risulterà complementare alla terapia medica e potrà essere utile nel miglioramento della qualità di vita.
Gli acufeni possono essere di due tipi:
- soggettivi – legati a problemi dell’orecchio interno, medio od esterno. Le cause possono essere varie: farmacologiche, traumatiche, infettive, ma anche più semplicemente legate alla presenza di otiti o ad una non corretta pulitura del condotto uditivo.
- oggettivi – interessano strutture vicine e collegate all’orecchio, in particolare sono dovuti a patologie o anomalie a carico dei vasi sanguigni. Sono possibili anche cause di natura muscolo-scheletrica, come ad esempio quelle legate all’ATM, articolazione temporo-mandibolare.
Non è motivo di preoccupazione se si avverte un leggero fischio nell’orecchio quando si è in totale silenzio, ad esempio di notte o in ambienti particolarmente silenziosi.
Il 92% di persone giovani e con udito perfetto, se poste in una stanza isolata acusticamente, ha modo di sentire il suono tipico dell’acufene. Ognuno nel silenzio può rilevare l’attività elettrica del cervello. Questo fenomeno è del tutto normale e non deve destare preoccupazione. *
Alcuni dei fattori che possono determinare fenomeni di acufene:
- trauma acustico dovuto ad ambienti di lavoro rumorosi
- casse o altoparlanti troppo vicini
- cuffie acustiche con volume eccessivo
Ma l’acufene non interessa solo le vie uditive.
La sua origine, come abbiamo detto, è multifattoriale.
Anche le problematiche che riguardano la colonna e la muscolatura cervicale, le malocclusioni dentali , le disfunzioni che riguardano l ‘articolazione temporo-mandibolare e le problematiche posturali possono essere determinanti come concause.
Per gestire una situazione così complessa servono un approccio e un trattamento multidisciplinare che, accanto allo specialista in otorinolaringoiatria (che spesso si avvale anche di indagini specifiche, quali esame audiometrico e RMN), prevedano la presenza di altre figure mediche quali: il neurologo o l’ortognatodontista ma anche altre di altre figure professionali, tra cui l’osteopata
Quest’ultimo, nel caso in cui fosse indicato, potrà intervenire con le tecniche manuali più adatte per migliorare lo squilibrio dei distretti corporei interessati.
Anche la sindrome di Menière, una patologia che colpisce l’orecchio interno, prevalentemente in forma monolaterale, a eziologia ancora sconosciuta, può generare l’insorgere di acufeni.
Per questa patologia sono stati chiamati in causa fattori ereditari, patologie del microcircolo sanguigno, immunologiche o virali, eventi metabolici che potrebbero spiegarne l’origine, anche se non è ancora stato accertato che possano essere elementi responsabili della sua genesi.
La possibilità di successo dell’intervento osteopatico si ottiene sovente qualora la causa sia legata:
- alla regione cervicale
- a disturbi a carico dell’ATM -articolazione temporo-mandibolare – la vicinanza anatomica tra questa articolazione e l’orecchio può a volte giustificare la presenza di acufene.
* FONTE: https://www.acufene.it